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AUTORE


OPERE

 

Danilo Cagno è un professionista con oltre 30' anni di attività nel settore dell'Information Technology, laureato in "Scienze dell'Informazione" nel 1994, ha poi lavorato presso diverse aziende prevalentemente del settore metalmeccanico, ma anche della consulenza, ricoprendo ruoli di responsabilità come Chief Technology Officer e IT Manager. Tuttora continua ad operare nel settore Digital Technology della sua attuale azienda.

Tuttavia sin dagli albori dei suoi studi scientifici ha sempre coltivato un'inconscia passione per la letteratura e la poesia. Ha infatti iniziato a scrivere poesie, brevi racconti e mini-saggi già nel periodo liceale prima ed universitario poi, inizialmente a suo esclusivo beneficio e su diari che dovevano essere utilizzati per appunti scolastici e che invece venivano costantemente imbrattati dall'autore con le più differenti liriche sui più disparati temi dell'epoca e/o universali il cui però unico vero filo conduttore era un costante tumulto dell'anima. 

Deve sicuramente ringraziare gli insegnamenti di Maestre e Maestri che fin dalla più sua tenera età lo hanno avviato all'arte della letteratura che gli ha permesso di usare la prosa o la lirica poetica con una certa dimestichezza per esprimere quelli che allora erano meramente pulsioni adolescenziali o post-adolescenziali. 
Ma non si è limitato a questa fase della propria esistenza per scrivere di temi scottanti come le passioni estreme che si hanno in quel periodo della propria vita, ma ha continuato a scrivere, se pur non sempre in maniera continuativa, alternando la scrittura a periodi di vuoto totale ma anche ad altri in cui dava maggiore spazio alle altre sue due grandi passioni artistiche, ossia la fotografia e la musica. Ovviamente anche i ruoli di responsabilità lavorativa, decisamente impegnativi, non gli hanno lasciato molto spazio alle velleità artistiche, comunque, nonostante questo, mai abbandonate in via definitiva, nel corso degli anni. 

Man mano però che il tempo passava, questi scritti da amanuense, inizialmente ricordati quasi a memoria, stavano divenendo sempre più eterei e difficili da comprendere sia per una scrittura maledettamente incomprensibile sia per una memoria divenuta nel tempo meno vivace e precisa di quanto fosse all'inizio. 

Avendo però sempre tenuto molto a quanto aveva composto, che nel frattempo era divenuto un ammasso di fogli, diari e pagine sparse discretamente importante e che iniziavano a strabordare anche dal suo cosiddetto cassetto privato, circa una quindicina di anni or sono, si decise a  riprendere in mano tutte le poesie che aveva scritto e per non rischiare di perderle in via definitiva, le ha trasferite su un supporto elettronico, approfittando di un ritiro quasi monastico nella provincia romana, in una delle sue numerose peregrinazioni lavorative. 

Questo fu però solo il primo passo. L'informatizzazione del materiale fu solo precondizione per la partecipazione a concorsi e alla successiva pubblicazione dei testi in vere e proprie opere.  

Fu infatti solo circa una decina di anni fa che l'autore, allettato da iniziative letterarie dai nomi intriganti 

ha iniziato a mettersi in gioco, partecipando sia con alcune delle ultime liriche composte ma pescando anche nel repertorio di molti anni prima. Iniziative poetiche che hanno portato alla pubblicazione delle sue opere su raccolte dedicate. Una in particolare, la prima tra l’altro, che pur non avendo portato a nulla perché come iniziativa era stata nel frattempo cancellata, gli ha permesso di entrare in contatto con alcuni autori permettendogli di costruire una prima rete di scrittori con i quali è tuttora in contatto. 

Al momento, per la cronaca, numerose sono le iniziative letterarie alle quali ha partecipato e grazie alle quali è stato pubblicato. Ha anche partecipato al festival poetico "Il Federiciano", ma bisogna partire dall'inizio ed occorre citare la prima iniziativa per la quale ha partecipato,. è stato selezionato e pubblicato che ormai  risale al lontano 2013, la prima e forse anche la più importante:

“Qui dove camminano GLI ANGELI” (ArteMUSE DAVIDandMATTHAUS 2013) dedicata ad una bimba scomparsa, davvero troppo presto, alla quale ha partecipato con “Angelo Nero”.

Successivamente:

“L’indice delle esistenze - Vite in Frammenti – I RICORDI” (Aletti Editore 2014), dove sono stati inseriti poesie e racconti relativi ai ricordi, alla quale ha contribuito con “Ma tu più non sei”.

Poi le raccolte cui l’autore è stato invitato a partecipare si sono moltiplicate nel tempo e qui di seguito citerei solo le principali:

“Goccia a goccia” (on line, 2014) con “Quindicennio”.

“Il Tiburtino” (Aletti, 2014) con “Lupo”.

“Verrà il mattino e avrà il tuo verso” (Aletti, 2015) con “Fiore”.

“Il Federiciano 2015” (Aletti, 2015) con “Quando a volte di mano”.

“Habere Artem” (Aletti, 2016) con “Sensazione”.

“Enciclopedia dei poeti contemporanei” (Aletti, 2017) con una breve antologia.

“Le occasioni” (AA. VV., 2018) con “Il gusto amaro dello stupore inutile”.

“Dedicato a: poesie per ricordare” (Aletti, 2018) con “Per boschi e per riviere”.

“Il Tiburtino” 5ª Edizione (Aletti, 2021) con “In questo brumoso assolato febbraio”.

“Tra un fiore colto e l’altro donato 2020” (Aletti, 2020) con “E’ come se fosse arrivata la notte”.

“La panchina dei versi” (Aletti, 2021) con “Ricordo d’angoscia”.

“Premio Capitanata” 4ª edizione (Poeti del Gargano, 2020) con “Melogno D’Autunno”.

“Habere Artem 2019” (Aletti, 2019) sempre con “Melogno D’Autunno”.

“Petali di rubino, 17+2 Interviste 2019” della scrittrice e poetessa Maria Antonietta Doglio con un’intervista monografica dell’autore. Tra gli autori intervistati nell'opera, il Maestro Alessandro Quasimodo. 

Oltre a due partecipazioni con un paio di brevi monografie che sono:

“Garbin” (Aletti, 2014) con “Tempi Moderni”.

“Levantè” (Aletti, 2015) con “Rossi Frammenti”.

Veniamo ora alle opere pubblicate: Nel 2014 l’autore viene a conoscenza di un’iniziativa editoriale di selezione di nuovi talenti per la pubblicazione di un’opera da parte dell’editore Aletti. Decide di parteciparvi e viene selezionato per la pubblicazione del “Libercolo Rosso” che è così divenuta la sua prima opera pubblicata. “Libercolo Rosso” perché rosso era il diario sul quale era contenuta la maggior parte dei pezzi presenti in questa silloge. Nel 2016 è poi venuto il momento di “Profondo Nero” il cui colore ha anamnesi analoga al precedente che altro non è se non il secondo libro (in realtà il terzo temporalmente) di una trilogia dei colori di cui il primo è ancora a livello d’intenzione di pubblicazione. Per quest’opera nel 2019 ha ricevuto il Diploma d’Onore dall’Associazione Culturale Pegasus della regione Lombardia come Opera di particolare valore artistico.

In seguito, dopo la pubblicazione di queste due opere, sia in cartaceo che in e-book, e prima di completare la trilogia, ha deciso di intraprendere una nuova avventura di publishing, questa volta esclusivamente on line, con un nuovo libro che raccoglie principalmente poesie inedite di recente produzione.

La nuova opera pubblicata una poesia alla volta e disponibile inizialmente in maniera gratuita sulla piattaforma on line https://www.wattpad.com/user/danilocagno (Wattpad), è stata successivamente pubblicata nel 2023 e resa disponibile in forma cartacea e di e-book con il titolo “Attraverso”. L’opera, per la sua prefazione, può vantare una firma di altissimo profilo del panorama culturale italiano, Alessandro Quasimodo, poeta, scrittore, attore, nonché figlio del celeberrimo premio Nobel, purtroppo scomparso di recente.

Sempre su questa piattaforma si possono trovare dei brevi estratti delle opere pubblicate oltre ad una anticipazione, ossia un mini-estratto, del libro che deve ancora uscire dal nome in codice “Libercolo Blu” che completerà la trilogia dei colori.

Sempre sulla piattaforma Wattpad, l’autore ha poi anche deciso di intraprendere una nuova iniziativa di natura multimediale, definibile “videolibro” in cui ha deciso di affiancare propri pensieri ed interpretazioni delle opere espresse in testo e video di uno dei suoi più importanti maestri ispiratori: Giorgio Gaber. L’opera si intitola: “Chiedo scusa se parlo di... Gaber”. 

Una sorta di esegesi di un pilastro della recente storia musicale e filosofica italiana nella sua carriera artistica ed in particolare relativa al periodo della collaborazione dell’artista con il pittore/scrittore Sandro Luporini.

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Nel 2025, poi, grazie alla collaborazione con il Maestro Hafez Haidar, l’opera “Attraverso” è stata tradotta ed è disponibile in e-book anche in lingua araba.

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Sempre nel 2025, dopo ben 5 anni di lavorazione, viene pubblicata tramite self-publishing la sua prima opera di narrativa, ossia "Serva Italia", il cui titolo rievoca l'invettiva dantesca del VI canto del Purgatorio in cui il Sommo Poeta si scagliò con veemenza sulle sorti della primigenia nazione italica del tempo. Si può definire Romanzo storico contemporaneo, ove la cronaca diviene storia nelle penne di due giornalisti le cui carriere si incrociano al volgere al termine del secolo scorso. 

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Questo è quanto finora.

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