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INCIPIT e "rotonde"

Posso tranquillamente affermare che è nata prima la copertina del libro ...

 

Questo curioso scatto del 2015 infatti mi ha tormentato per anni per riuscire a capirne il senso e perché fosse uscito così strano e stravagante, in una tiepida mattina di quasi 10 anni fa, sul bagnasciuga di una delle spiagge più note della riviera del Ponente ligure.

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Ed è stata la foto che mi ha inseguito e spronato a trovarne un senso, forzandomi a pensare "oltre" anche a quell' "oltre dentro" che era parte del terzo momento di "Profondo Nero". 

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Poi mi capitò un'episodio di per sé insignificante mentre percorrevo una rotonda con l'auto e mentre come mio solito ero a zonzo nell'intorno del mio paese adottivo. 

Involontariamente con lo specchietto dell'auto incoccio il gomito di un signore che stava attraversando a piedi una rotonda trafficata in uno dei tanti paesi dell'Interland torinese.

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Mi fermo per capire cosa fosse successo e già mi aspettavo problemi, avvocati, assicurazioni, grane a non finire e invece... 

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Semplicemente mi trovo a fianco di un anziano che forse aveva solo smarrito la via di casa e vagava per il paese tanto da essere finito per attraversare una rotonda trafficata senza capire bene dove fosse finito.

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Mi fermo. Pianto la macchina in mezzo alla rotonda, anche ancora preoccupato di non avergli fatto nulla in primis e poi anche di non averne conseguenze e lui senza dire nulla senza dimostrare alcun tipo di astio, si è lasciato aiutare, facendosi accompagnare al sicuro sul marciapiede, dopo aver fermato a mano il traffico di chi continuava imperterrito ed incurante a correre per la cittadella . Come se per un attimo il moto di un universo sbagliato si fosse fermato squarciandosi per permettergli di raggiungere in tranquillità un punto più sicuro per proseguire la propria via. 

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Nel curioso gioco all'inverso della storia di questo libro, prima dell'accadimento narrato, avevo già composto "intensa emozione" dove l'attraverso si era già manifestato come entità quasi di per sé concreta come se fosse davvero diventata esso stesso materia invece che mera differenza di potenziale , ossia movimento, energia. 

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La trascendenza di quest'uomo che in un istante è diventato ai miei occhi tanti forse tutti gli uomini o l'umanità stessa che ha perso la via e che rappresenta nel contempo passato presente e futuro mi ha imbrigliato e indicato in via definitiva che come la fisica quantistica ci cerca di sussurrare da decenni, la materia , davvero non esiste e che tutto è energia e trasformazione. Chissà che noi non ne siamo in un certo senso solo un semplice Attraverso....

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