12 Dicembre 1969, Milano, ore 16:37, Piazza Fontana, la banca dell'Agricoltura ...
Ormai è storia, ma ad oggi non c'è mai stato un colpevole che ha davvero pagato per quanto è accaduto in quella banca 51 anni fa.
Sarà tanto, sarà poco tempo che è successo, oggi abbiamo altro per la testa, sicuramente.
Ma non puoi capire il presente se non hai digerito il passato, se ad ogni singolo morto di stato non è corrisposta una giusta condanna dello stato per chi ne è stata la causa.
La pellicola di Marco Tullio Giordana del 2012 in questo è impietosa nella sua verità assordante.
Ci sono colpevoli, divenuti nel tempo noti ma nessuno ha pagato per la propria colpa.
Non c'è un colpevole, ma ci sono stati dei giusti, giustiziati e una macchina della giustizia evidentemente controllata e deviata, evidenziando un marcio nello stato che a quei tempi non sarebbe mai nemmeno stato ipotizzabile.
Tanto che viene voglia di pensare che questo episodio sia stato indicato come l'inizio delle stragi di stato e della strategia del terrore degli anni a venire, ed invece sia stato al contrario un punto di arrivo di trasformazione di un paese che dopo gli anni iniziali di Boom, si stava quasi inevitabilmente attorcigliando su se stesso
L'altro romanzo che in quegli anni spopolava era il Romanzo Criminale sulla banda della Magliana. Beh mai paragone fu più inadatto... quello ha trasformato una banda di assassini criminali in una quasi leggenda...
Questo invece è romanzo solo di nome, mentre invece di fatto è il racconto di una strage ... una strage accaduta in cui i personaggi interpretati sono stati gli attori veri di quello che è successo.. per prime le vittime di questa assurda strage, l'anarchico Giuseppe Pinelli, il commissario Calabresi, dall'anarchico Valpreda agli esponenti di Ordine Nuovo Freda e Ventura, da Aldo Moro al presidente Saragat. Tutti veri, tutti giustiziati in un certo qual senso, tutti tranne quelli che furono i veri colpevoli ...
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