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Le Opere

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Dopo il "Libercolo Rosso", onirico viaggio nel proprio esistere che prescinde dal tempo in cui è stato scritto e "Profondo Nero" che si è proiettato invece decisamente nella realtà odierna ripercorrendo in lungo ed in largo i temi cruciali noti e meno noti del contemporaneo, ho deciso di intraprendere una nuova avventura di publishing, con una nuova opera che ho chiamato "Attraverso" e che raccoglie alcune delle poesie inedite degli ultimi anni ed alcune invece scritte in tempi ormai lontanissimi.

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La nuova opera inizialmente pubblicata una poesia alla volta sulla piattaforma di publishing on line WATTPAD, è diventata un' 'opera' nel senso classico del termine e sarà pubblicata in cartaceo ed in e-book su tutte le principali piattaforme. 

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L'opera è introdotta dalla sagace prefazione del Maestro Alessandro Quasimodo. 

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In parallelo ad "Attraverso" mi sono anche dedicato ad un'altra opera, sempre disponibile on line, con un format particolare, trattandosi di una specie di "VideoLibro" che tratta in maniera esaustiva l'opera dell'immenso Giorgio Gaber. Una sorta di esegesi del cantautore milanese rivisto in chiave moderna; anche se non è quasi mai necessario attualizzare l'opera di Gaber, perchè spesso é stato  cosi innanzi al tempo vissuto con la sua lungimiranza e quella del suo co-autore Sandro Luporini, da essere alle volte quasi imbarazzante... 

E last but not the least... "Serva Italia" un romanzo inchiesta sull'Italia degli ultimi decenni di storia e cronaca del nostro "bel" paese.

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PROFONDO NERO

ISBN-978-86-591-3835-8

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Profondo Nero è una lunga strada sterrata, scomoda, un sentiero di sassi e stoppie brunite dai fischi di un vento sordo, una “fatica bestiale e braccia alzate a riprendersi il cielo” (da Valentine).

 

La raccolta si legge tutto d’un fiato, la prima volta. Perché iProfondo Nero è davvero un quadro unitario, una collezione ben poco casuale di momenti di vita, di emozioni, di attese, di rimandi a una autobiografia che continuamente si stende. Il sapore di una poesia rimanda alla successiva, e quella a quella che seguirà dieci pagine dopo, e così via, in un intreccio che si complica e si arricchisce via via che lo si percorre.

 

E il colore dell’intreccio che via via si afferma nello sguardo di chi legge è, appunto, quello di un buio inverno che sembra essere calato sul nostro tempo: “Ho visto, un angelo nero, col sorriso di neve, col gelo nel cuore…”.

Il disincanto che si coglie non pare una posa moralistica, dettata da un atteggiamento giudicante, sterile e già esaurito in se stesso; al contrario, lo sguardo crudo sulla nostra realtà sociale lascia trapelare una possibilità non solo teorica all’avvento dell’Altro: “che sai dar tu, allo straniero?” (da “Al popolo italico”).

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Libercolo Rosso

ISBN-978-86-591-2028-5

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Scrivere non significa essere uno scrittore così come scrivere poesie non vuol dire essere un poeta. E nemmeno pubblicare un libro ti rende ne’ scrittore ne’ poeta, ci mancherebbe altro.

Allora ci si chiederà perché da un ammasso di fogli scarabocchiati ho deciso di passare ad un libro dopo quasi vent’anni. Bella domanda.... A cui penso ci sia più di una risposta come sempre, ma la prima è sicuramente quella di avere risposto ad una sorta di chiamata alla quale non si può prescindere, a un certo punto arriva il momento in cui ti senti di farlo, ricevi una spinta tale che non puoi resistere e devi farlo e basta. Chiamiamola risveglio dell’Eroe, o più semplicemente la necessità di concretizzare qualcosa che mi ha accompagnato per tutti questi anni che potrei definire come una specie di autobiografia , un silente orecchio in ascolto, osando la presunzione di autocitarmi, cosa che spero di non fare più.

Anche perché il libro della vita che uno scrive non sempre ha pagine limpide e quindi, lasciare una traccia di sé, dietro di sé, davanti a sé, è uno dei principali motivi per cui valga la pena di vivere e ritengo che fare della propria storia la storia di tutti sia un ottimo modo per farlo. 

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